L’Islanda è una delle mete diventate più turistiche negli ultimi anni. Non a caso…. Si tratta di un’isola creatasi dallo scontro/incontro tra due placche, quella EuroAsiatica e l’Americana, è quindi un’area molto sismica, piena di vulcani, con grossi ghiacciai, molto wild, con panorami infiniti per la vastità delle sue aree pianeggianti… Insomma un posto unico al mondo da visitare almeno una volta nella vita. Come al solito ho organizzato in autonomia il tour, ci ho messo parecchio tempo, non è stato banale. Il frutto del mio lavoro ve lo offro qui in modo che anche voi possiate organizzarlo in autonomia. Consiglio di viaggiare in gruppo per ammortizzare le spese, 4 persone o multipli sono i numeri ideali. Io sono stato 6 giorni + una mattina (la pagina contiene molte foto quindi se non riuscite a vederle va ricaricata).

NB per il viaggio: si può utilizzare internet del cellulare (giga in base alla propria compagnia) e la carta d’identità valida per l’espatrio è sufficiente (non serve il passaporto).

Questi i punti più a est e a ovest in cui siamo arrivati, in una settimana è pressoché impossibile fare il giro ad anello dell’isola

Come arrivare e con quale mezzo

Il volo in aereo vi porterà all’aeroporto internazionale di Keflavik, a circa 40 min dalla capitale Reykjavik (dove si trova un’altro aeroporto). Ho volato con la neonata compagnia Play (flyplay.com) con un diretto da Bologna. Mi sono trovato bene a parte i sedili un pò strettini stile Ryanair. Sul volo non viene servito nulla, tutto a pagamento, ma ormai va così in tutti i voli, a parte quelli internazionali. Una volta arrivati sull’isola è obbligatorio noleggiare una macchina, unico mezzo per girare. Io mi sono affidato a Rentalcar, e abbiamo noleggiato con la compagnia Orange all’aeroporto. Sinceramente la sconsiglio, cercate un’altra compagnia. ll volo e il noleggio macchina sono da comprare il prima possibile, mesi mesi prima, per non incappare in cifre astronomiche. Gli uffici dei noleggi macchina all’aeroporto sono o interni ad esso o esterni, c’è una navetta gratuita che in pochi minuti vi porta agli edifici a fianco dell’aeroporto.

Costo indicativo del viaggio

Bello alto! L’Islanda non è sicuramente una meta low-cost, ma questa lo sapevo. Il totale della vacanza è stato di 1800€, tuttavia potevamo risparmiare se avessimo comprato biglietti aereo e noleggio macchina qualche mese prima. Consiglio di farlo dai 6 ai 9 mesi prima. I costi sono divisi circa in parti uguali: noleggio macchina, volo, hotel/guesthouse, attività. Sicuramente cambiare ogni notte posto dove dormire ha un costo maggiore, ma è d’obbligo se si vuole visitare l’isola. Le attività sono facoltative ma rendono il viaggio più bello. Per es: il lava tunnel costa circa 50€ a testa, il whale watching 75€, il kayak 92€, la blue lagoon 80€. Queste sono state le nostre 4 attività. Se dovessi a posteriori toglierne una, sicuramente il whale watching (poi spiegherò il motivo). Un’attività che mi sarebbe piaciuta tantissimo ma ha dei costi assurdi (300€ a persona) è “inside the vulcano”, un bel tour organizzato di molte ore che vi porta letteralmente dentro ad un vulcano spento. Il cibo è costoso ma se vi organizzate nei supermercati abbatterete molto la spesa.

Dove meglio pernottare

Questi i posti dove ho dormito, lungo il percorso che ho fatto:

1 notte Hotel Asbru Keflavik vicino all’aeroporto, perchè siamo arrivati di notte

2 e 3 notte Hotel Island a Reykjavik

4 notte Guesthouse Vatnsholt molto bella immersa nella campagna

5 notte The Barn, un dormitorio ma moderno

6 notte Guesthouse Kálfafellsstadur, una casetta di una signora, il punto più estremo a est dove siamo arrivati

7 notte Hotel Vogar vicino a Keflavik (nel tornare indietro)

Abbiamo dormito in camere da 4 o doppie. Li consiglio perchè ben posizionati rispetto al percorso che ho tenuto.

Cosa mangiare

Nota dolente. Il mio consiglio è il seguente:

  • per colazione portatevi dietro qualcosa. Difficilmente sono comprese nel prezzo dell’hotel, ma molti posti la danno a pagamento. Informatevi in base a dove dormirete. Un posto molto valido che consiglio a Reykjavik è Sandholt, una pasticceria molto fornita che offre tanto.
  • per pranzo organizzatevi con panini o altro comprando il necessario nei vari supermercati. Se siete audaci c’è anche la carne di squalo!
  • le cene sono impegnative perchè i ristoranti chiudono tutti o alle 21 o alle 22. Quindi più volte ci siamo ritrovati a mangiare panini da kebabari. Tenetelo a mente e organizzatevi per tempo, fermo restando che è sempre meglio visitare più cose che dovervi rinunciare per dover cenare alle 19. C’è da dire che in estate (io infatti sono stato ad Agosto) il sole tramonta alle 21.30 e c’è luce fino alle 22, quindi le giornate sono molto lunghe. I ristoranti hanno prezzi alti, gli hamburger sono i cibi che costano meno.

Cosa vedere!

Partiamo da una nota non messa: Come vestirsi. A strati, io sono stato l’ultima settimana di Agosto. In alcuni punti se c’è il sole e fate una camminata è caldo (da t-shirt per intenderci), in altri punti è freddissimo e servono 4-5 strati soprattutto per il vento freddo. Portatevi sempre l’occorrente per fare camminate, con scarpe da montagna impermeabili e giacche anti pioggia. Se malauguratamente beccate giornate in cui piove sempre, sarete obbligati a camminare sotto l’acqua. Dividiamo questo capitolo in base ai giorni seguendo un itinerario che va da ovest verso est, per poi tornare indietro. Il tour intero dell’isola è consigliato dai 10 giorni in su, all’inizio ero scettico, pensavo che saremmo riusciti a fare il giro completo in 7 giorni, ma mi sono dovuto ricredere. Le distanze sono enormi, le ore di macchina tante, quindi per una settimana abbiamo dovuto tagliare la parte nord dell’isola. Non me ne sono pentito, anche perchè avrei speso sicuramente molto di più. L’itinerario è stato:

  • 1 giorno: dopo aver noleggiato la macchina a Keflavik andiamo subito a vedere l’attrazione principale dell’isola, l’eruzione del vulcano Fragradalsfjall. Si tratta di un’area montuosa dove negli ultimi anni (2021 e 2022) si sono creati 3 crateri. Il primo molto grande, il secondo più piccolo e il terzo neonato. Ha infatti cominciato ad eruttare ad Agosto 2022, purtroppo sono stato sfortunato in quanto non sono riuscito a vederlo in attività eruttiva. Vedere un vulcano eruttare per un turista è un pò come vincere alla lotteria. Bisogna esserci al momento giusto. Tuttavia ci sono vari siti e webcam che mostrano la sua attività in diretta. Appena sapete che il vulcano sta eruttando fiondatevi nel sito.
Questa l’area inondata dalla lava pochi giorni dopo l’eruzione
Questa un’immagine presa da Instagram di pochi giorni prima del mio arrivo

Per arrivarci impostate su google maps il nome del vulcano, si trova vicino l’aeroporto. Parcheggiate la macchina e cominciate la salita al vulcano. La camminata è bella lunga, parliamo di 2 ore abbondanti di andata. La parte più ripida è la prima salita, poi arrivati in vetta è tutto più pianeggiante. Sin da subito si nota la colata lavica nera di qualche anno fa originata dal primo vulcano. Salendo si nota il grande cratere e la pianura scavata dalla lava con aree gialle di zolfo. Uno spettacolo incredibile. Proseguendo, arriviamo al secondo cratere più piccolo e più giovane, dove è possibile arrivare a piedi fino alla sua colata nera. Noterete tutta la valle piena di muschio annerito dalla cenere e potrete toccare con mano la lava raffreddata e solidificata. Un muro di lava nera che si sgretola! Mi raccomando non saliteci sopra perchè è molto friabile e si rompe. Continuate ancora la camminata e raggiugnerete la neonata depressione nera fumante e con gas maleodoranti e pericolosi da respirare. Non mettetevi controvento perchè alcuni gas non hanno odore ma sono pericolosi! Io ho visto il piccolo cratere e la lava ancora fumare, è stata davvero un’esperienza super. Un sito da monitorare, anche per emergenze varie, è questo:

https://safetravel.is

Riprendiamo la macchina e proseguiamo il tour verso il Lava Tunnel. Prenotate il biglietto in anticipo, l’ultimo tour è alle 17. Potete anche invertire e fare prima il lava tunnel poi la salita al vulcano. Questo il sito per i biglietti:

https://thelavatunnel.is

A me è piaciuto molto. Avevo già fatto un tour simile a Tenerife (vedi scheda viaggio Canarie) ma questo, seppur uguale come teoria, è molto diverso come forma e colori. Verrete portati all’interno di un alto e profondo tunnel scavato dalla lava che scorrendo solidifica il suo tetto a contatto con l’aria e mantiene intatto il flusso interno caldo, che poi esaurendosi dà origine al tunnel. La spiegazione è ben fatta, dura un’oretta abbondante. I colori sono fenomenali.

Terminiamo la prima giornata dormendo a Reykjavik. Il tramonto sul golfo è da urlo. La città è piccolina e si visita velocemente. Come dicevo attenzione alla cena per gli orari.

  • 2 giorno: eravamo molto curiosi del whale watching. Il punto migliore dell’isola con maggiori probabilità di vedere qualcosa è a Husavik, al nord. Tuttavia ci sono navi che partono anche dalla capitale, noi abbiamo provato il Laki Tours a Olafsvik, a due ore e 30 di macchina. Siamo rimasti male perché non abbiamo visto nessun pesce… Purtroppo a volte capita. Cose da tenere a mente: fa molto freddo quindi copritevi adeguatamente anche se loro vi daranno una tuta antiacqua e freddo. Il mare anche se apparentemente calmo è sempre mosso, arriverete nella parte centrale del golfo. Se soffrite di mal di mare non andate o prendete una pasticca anti nausea. Abbiamo visto tanti Puffin, le simpatiche pulcinelle di mare. Come dicevo prima, se dovete tirare un pò sul prezzo, consiglio di evitare questa attività. Dopo 3 ore di mare, onde alte e freddo, non vedere nulla mi è stato abbastanza sul cavolo. Vi verrà dato un bigliettino per tornare gratis un’altra volta. Una volta scesi, la cosa positiva è stato vedere il paesaggio e visitare la montagna più fotografata d’Islanda: il monte Kirkjufell e la sua cascata. Il parcheggio è a pagamento. Se vi interessa qui il link per prenotare il whale watching:

https://lakitours.com/our-tours/whale-watching-olafsvik/

  • 3 giorno: il Golden Circle! Siamo stati molto fortunati perchè abbiamo preso una giornata di sole pieno. Si viaggia infatti verso est, dentro un parco naturale molto esteso, il Thingvellir National Park. Il giro comprende una prima tappa dove camminerete tra le due placche (non credo siano davvero le due placche, piuttosto una trovata turistica). L’area sorge sicuramente nel punto di incontro tra di esse ma poterle vedere mi sembra alquanto improbabile. Arriverete alle cascate Oxararfoss. Andate poi a piedi verso il lago dove è possibile effettuare snorkeling o sub nell’acqua estremamente limpida. Da amante di queste attività ci avevo fatto un pensiero, ma il costo eccessivo e la mancanza di pesci mi han fatto desistere. Può comunque essere un’attività carina da fare. La seconda tappa sono le cascate Gullfoss: impotenti, rumorose, meravigliose. La terza tappa sono i magnifici Geyser, in particolare lo Strokkur che ogni 5-10 minuti erutta! Queste tre tappe sono raggiungibili in macchina. In alcuni punti, come quest’ultimo, ci sono anche aree ristoro. Prendete la macchina e dirigetevi al Guesthouse Vatnsholt dove dormire e soprattutto guardare le stelle e cercare le aurore boreali. Per avere una previsione sulla possibilità di vederle, monitorate il sito qui sotto. Noi l’abbiamo vista l’ultimo giorno con probabilità 3 su 9 ( vedi “Aurora Forecast” in alto a destra del sito):

https://en.vedur.is/weather/forecasts/aurora/

Se avete tempo andate anche al vulcano Krafla, vederlo è a pagamento, direi l’unica attrazione in Islanda. Costa circa 5€. Si tratta di un vulcano esplosivo dove all’interno del cratere si è creato un laghetto. Molto caratteristico.

La trasparenza dell’acqua dove fare snorkeling
  • 4 giorno: altre due cascate meravigliose. La prima sono le Seljalandsfoss, dove è possibile andare anche dietro ad esse (portatevi vestiti anti pioggia, vi bagnerete tantissimo), ma ancora più bella è una cascata interna ad un canyon, a 500m dalle altre. Per arrivarci occorre passare sopra i sassi sopra il fiume generato dalla cascata, ma una volta dentro resterete senza fiato (per tutte le foto e i video andate sulla mia pagina Instagram giacomo_dc_traveler e guardate le storie in evidenza). Le seconde sono le Skogafoss dove è possibile salire in cima e vederle dall’alto.
L’arcobaleno alle Skogafoss

Nel pomeriggio raggiungiamo prima velocemente il ghiaccio Solheimajokull (si possono fare escursioni sopra di esso a pagamento o vederlo semplicemente come ho fatto io) poi un’attrazione insolita: il dc3 plane wreckage (se volete cercarlo su google maps) ovvero un aereo abbandonato sperduto in mezzo alla spiaggia nera. Si parcheggia la macchina e ci sono due possibilità: o prendere una navetta che passa ogni 20/30 min e costa 20€ o farla a piedi. Abbiamo optato per la seconda, la camminata è lunga ma suggestiva. Il panorama è sconfinato, a passo sostenuto ci vogliono 45 min, non è proprio a due passi… Una volta arrivati però dimenticherete la fatica, la carcassa dell’aereo (caduto in emergenza negli anni ’70) è davvero particolare, ed è possibile entrarvi o girarvi attorno.

  • 5 giorno: dirigiamoci sempre più ad est verso il grande ghiacciaio. La temperatura sarà più fredda a causa dei venti. Prima di arrivarci però facciamo due tappe. La prima è in una spiaggia che mi è piaciuta tantissimo, una delle cose più belle viste in Islanda: la Reynisfjara. Una spiaggia nera con le colonne di basalto originate dal magma, e delle caverne sempre di origine magmatica. La spiaggia è famosa anche per due faraglioni belli grandi. Fate foto a profusione! Vedrete anche tantissimi puffin, e i loro nidi sul monte. Portatevi un cannocchiale perchè sono davvero piccoli. Qui ce ne sono davvero tanti!
  • La seconda tappa rapida è quella alla Yoda’s Cave (usate sempre Google Maps). Da grande appassionato di Star Wars non potevo non fermarmi nella piccola grotta che ha la forma del maestro Jedi della famosa saga. Molto bella anche la spiaggia che si trova di fronte, nera, maestosa e con qualche faraglione. State sempre attenti a non avvicinarvi all’acqua, le onde trascinano via.
Yoda Cave

In qualche ora di macchina arriveremo alla laguna Jokulsarlon, passarete sopra ad un ponte con vista sul ghiacciaio che si scioglie e crea un laghetto con il suo fiume che arriva al mare. La spiaggia di fronte è Diamond Beach che visiteremo il giorno dopo. Alla Jokulsarlon abbiamo prenotato un kayak fra i ghiacciai fenomenale. Costa parecchio però è davvero un’esperienza unica. Si può andare in tandem o singolarmente con queste canoe e un bel remo per navigare tra le foche curiose che vi osservano e i pezzi di ghiaccio anche belli grandi (dei mini iceberg) che fluttuano sull’acqua. State attenti a non avvicinarvi troppo che ogni tanto si staccano dei pezzi. Questo il sito per prenotare in anticipo l’attività. Un’altra attività sicuramente meno costosa è fare un giro su una barca/anfibio, ma poter navigare col kayak è un’esperienza davvero unica.

https://www.iceguide.is/tours/glacier-lagoon-kayaking/

  • 6 giorno: un pò noioso perchè ci sono tante ore di macchina per tornare indietro, se però optate per più giorni è sicuramente bello salire al nord e fare il giro ad anello completo. Facciamo una tappa veloce a Diamond Beach, una spiaggia nera piena di pezzi di ghiacciaio arenati. In una bella giornata di sole è pura bellezza.

Dopo 4/5 ore di macchina è l’ora di rilassarci! Facciamo rotta alla famosa Blue Lagoon, lo stabilimento termale unico al mondo vicino a Keflavik. Si tratta di molteplici piscine di acqua termale caldissima, con 1 sauna e 2 bagni turchi. Il costo è elevato ma incluso c’è una maschera di silice e un drink da consumare al bancone del bar direttamente a bordo vasca! Noi abbiamo preso biglietto comfort di 5 ore, occorre portare costume e ciabatte, il telo vi viene consegnato all’uscita, non serve la cuffia. La particolarità è il colore dell’acqua dato dalla silice (che viene data in forma di crema dentro le vasche per una maschera facciale) che colora di bianco le pietre laviche che compongono le piscine. Abbiamo anche avuto la fortuna di assistere alla spiegazione del centro termale, del vulcano e degli elfi da parte di una guida del posto, sempre a bordo vasca! A fianco c’è anche un ristorante ed un hotel, super costosi. Un aneddoto assurdo è dato dal racconto sugli elfi: ci hanno spiegato che la costruzione del ristorante era impossibilitata dalla periodica distruzione dei macchinari. Gli operai non riuscivamo ad andare avanti coi lavori, è stata quindi chiamata un’esperta di elfi che in una seduta di 4 ore ha dialogato con loro e hanno convenuto una patta. Si pensava infatti che fossero gli elfi ad impedire la costruzione del ristorante perchè le fondamenta di esso pescavano dentro la loro capitale! Se il presidente dell’Islanda fosse andato sul posto a siglare un contratto con loro, allora avrebbero permesso il continuo dei lavori. Così è stato, il patto è siglato dentro una chiavetta USB che si trova proprio dentro il ristorante in un piccolo buco di una parete (sono andato a vederlo ed effettivamente si trova lì). Assurdo ma vero. Qui il link per prenotare:

https://www.bluelagoon.com/book/guests

L’ultimo giorno abbiamo preso l’aereo il primo pomeriggio, abbiamo quindi fatto un giretto per Reykjavik durante la mattina.

Tempo di visita: sicuramente 10 giorni pieni sarebbero stati più belli per fare il giro ad anello dell’isola. Tuttavia avrei fatto tantissime ore interminabili di macchina. Penso che l’itinerario da me proposto sia ottimo per fare una bellissima esperienza di questa nazione così piena di natura.