La regione del Friuli Venezia Giulia è poco conosciuta e considerata, tuttavia garantisco che offre davvero tanto! Spazia infatti dal mare, alla montagna, ai laghi, alle città da visitare e si trova al confine con Austria e Slovenia e molto vicino alla Croazia, quindi permette di visitare facilmente anche questi paesi. Scopriamola insieme. Ah mi raccomando… arrivate fino alla fine dell’articolo dove sono elencate alcune camminate fra i monti, in particolare non potete perdervi la camminata al Monte Lussari!

Come arrivare e con quale mezzo

Si può facilmente arrivare in treno, ma consiglio di usare la macchina per i numerosi spostamenti che faremo.

Costo indicativo del viaggio

Non si tratta di una regione costosa, stando sempre attenti a non spendere in cose poco utili. L’attività più costosa è sicuramente lo sci se non siete dotati di attrezzature proprie.

Dove meglio pernottare

Numerosi hotel o camere o baite in montagna vi permettono di dormire senza spendere troppo.

Cosa mangiare

Sicuramente il famoso prosciutto S Daniele, i tanti formaggi tra cui il montasio, il frico (formaggio con patate a cui aggiungere la polenta), il tiramisù e soprattutto tanto tanto vino!

Cosa vedere!

Partiamo dal mare! Eh si d’estate oltre alla montagna potete rilassarvi in spiagge organizzate come in Riviera Romagnola! Il mare, mi dispiace dirlo, non è bello, non farete dello snorkeling, ma potrete sicuramente rinfrescarvi dal caldo. Le mete più famose sono Lignano Sabbiadoro e Jesolo con il suo lungo lido. Affittate un ombrellone e passate le serate in qualche bel locale. Una cittadina sul mare molto carina è Grado, a cui si accede da un ponte naturale, si tratta infatti quasi di un’isoletta nel mare. Si vedono le montagne, e il porticciolo è davvero incantevole. Fate una bella passeggiata sul lungomare mangiando un gelato con la vista sulle coste della Slovenia e Croazia. Dirigiamoci verso nord passando per Udine, una città molto elegante dal bel centro storico e salite al castello dove dalla terrazza avrete una vista molto ampia su tutte le Alpi! Arrivate a Piazza Matteotti/S Giacomo e continuate in macchina verso Cividale del Friuli passando dal famoso ponte del diavolo fino al Duomo e alla splendida Chiesa dei Santi Pietro e Biagio, tutta affrescata sia nella facciata sia all’interno. Da lì avrete una bellissima vista sul fiume e sui ponti. La città infatti è attraversata dal fiume Natisone e si trova sopraelevata ad esso. Proseguiamo a S. Daniele dove sarà d’obbligo una tappa nei tanti ristoranti per mangiare il famoso prosciutto e magari fare un breve tour in qualche “museo” del prosciutto. Consiglio anche di entrare dentro la Chiesa di S Antonio, dove troverete un ciclo di affreschi meravigliosamente conservato.

San Daniele chiesa S Antonio

Proseguiamo verso est e arriviamo a Trieste, una città davvero speciale e meravigliosa, dove si trova una delle piazza più famose d’Italia, Piazza Unità d’Italia, che dà proprio sul mare e dove spesso spira la bora! L’evento principale della città è la Barcolana, ovvero una maxi regata che si svolge ad Ottobre nel golfo e la città si riempie di bancarelle di tutti i tipi e tanti turisti. Salite a piedi alla Cattedrale di S Giusto con mosaici bizantini e un rosone gotico. Un vero mix di culture, da qui avrete una bellissima vista sul golfo. Vicino a Trieste si trova il meraviglio castello di Miramare, con un bel parco prospiciente oltre ad un museo storico, quindi fate una passeggiata sul lungomare di Barcola e prendete un pò di sole fino al faro della vittoria, che si trova su una piccola collinetta che domina la città. Si tratta di un monumento patriottico con in cima la statua della vittoria alata.

Barcolana Trieste

Tornando indietro fermatevi per una mezza giornata di relax a Portopiccolo, una piccola baia con un moderno porto e rilassatevi alle terme Spa by Bakel. Con piscine interne ed esterne, saune e bagno turco, queste terme offrono un moderno spazio per godersi qualche ora di tranquillità. Qui il sito per i biglietti:

https://www.portopiccolosistiana.it/spa-by-bakel/

Continuando verso nord fermatevi al Sacrario Militare di Redipuglia, il famoso cimitero monumentale dei caduti della I Guerra Mondiale, omaggiato il 4 novembre di ogni anno dal Presidente del Senato o della Repubblica. Passate poi da Palmanova, una cittadina dalla geometria delle strade perfetta. Guardate su Google maps, o dalle foto scattate dai droni, la forma stellata della città, delle sue mura e del parco attorno. Ogni entrata è accessibile da porte perfettamente mantenute così come le mura. Sempre lungo la strada fermatevi alla città romana di Aquileia, un tuffo nella storia di una delle capitali nonché centro nevralgico dell’impero romano e della cristianità. Appena arriverete penserete di aver sbagliato strada, in quanto avrete un panorama di campi coltivati. La cittadina infatti è piccola e visiterete la Basilica di S Maria Assunta dopo aver fatto il biglietto. Si tratta di uno dei pochi, se non unici, edifici storici con la pavimentazione completamente mosaicata, che non abbia subito danni ingenti. Entrerete su una camminata di vetro e resterete meravigliati da tanta maestria e bellezza. I mosaici decorano anche i pavimenti della cripta e presentano simbologie tutte da scoprire. Nel biglietto è visitabile anche una domus romana, poi casa del vescovo, sempre adornata da mosaici, scoperta pochi anni fa da una precedente stalla! Davvero incredibile. Continuate quindi a piedi al foro romano, dove sono rimaste delle colonne visibili anche dalla strada e visitate la via sacra e l’antico porto fluviale.

Basilica Aquileia
Foro romano

Il Friuli è una regione con bellissimi laghi dove poter fare delle belle passeggiate. Fra questi consiglio di fare una passeggiata a Sauris di sotto e Sauris di sopra che affacciano sul laghetto omonimo. Io sono arrivato al punto info del Promo turismo del FVG a Sauris di sotto e mi hanno dato delle mappe e consigli per delle passeggiate non troppo impegnative verso alcuni rifugi. Non sarà difficile imbattervi in un gregge di pecore e capre che pascolano, o fare una pausa con un buon prosciutto e speck locali, fino ad arrivare a qualche rifugio e godere di una vista mozzafiato!

Per gli amanti dello sci, neanche a dirlo, ci sono numerose piste: tra tutte Sappada, Sella Nevea, e Tarvisio. Vicino a Tarvisio consigliatissimo fare una passeggiata ai Laghi di Fusine, si tratta di due laghi belli sia d’estate sia d’inverno, con vista della neve sui monti. I laghi infatti specchiano le montagne e sono due, uno superiore ed uno inferiore. Prendetevi una giornata di sole e immergetevi nella natura. Passate anche a Venzone, definito il borgo più bello d’Italia, dove è stata rimessa a posto la chiesa principale dopo il terremoto. Una vera perla, oltre alle mura ben mantenute che circondano il paese.

CAMMINATE TRA LE MONTAGNE

Tra le tante camminate che si possono fare consiglio di consultare il sito sottostante, dove sono raccolte in maniera ordinata e precisa varie mete da vivere soprattutto nel periodo primaverile ed estivo:

http://www.sentierinatura.it/easyne2/LYT.aspx?Code=SentieriNatura&IDLYT=467&ST=SQL&SQL=ID_Documento=2869

Monte Quarnan da Borgo Jouf di Montenars: andate verso Gemona mettendo sul navigatore “Jouf di Montenars”, arriverete in un borghetto fino a un parcheggio dove lasciare la macchina e iniziare la vostra camminata. Inizialmente la strada è cementata, poi seguirete il percorso CAI 715 e vi inoltrerete dentro il boschetto per poi arrivare lungo le pendici erbose della montagna. La prima tappa è una zona pianeggiante con una croce da cui godere di un’ottima vista sulla valle e le montagne. Proseguite seguendo il percorso 715 lungo la salita che sarà abbastanza tosta perchè salirete sempre di più passando sia per un bosco sia lungo le pendici del monte. Arriverete in cima al rifugio Monte Quarnan a 1336 metri (c’è solo una stanza interna senza nessuna ristorazione) fino a raggiungere la Cappella del redentore, tappa finale della vostra camminata. Per tornare indietro, potete seguire la strada dell’andata, o il sentiero 714 più impervio e meno frequentato. Io sono tornato indietro dalla strada di andata. In totale parliamo di 12,9 km di salita fino a 1372 metri con un dislivello di 1100 metri, quindi è una camminata impegnativa perchè molto in salita. Il tempo totale andata e ritorno è di circa 5 ore.

Vista sulla valle

Monte Matajur: potete salire in cima al monte che si trova al confine con la Slovenia, quando sarete quasi in cima infatti troverete le indicazioni per il confine di Stato. Impostate sul navigatore Mersino Alto e una volta superato il paesino, arrivate fin dove è possibile accedere con la macchina. Proseguite quindi a piedi per qualche metro superando la piccola chiesa di S Lorenzo. Dislivello in salita di 900 metri, camminata impegnativa quasi sempre dentro ad un bosco, seguendo il sentiero 725 del CAI, fino ad arrivare alle pendici del monte dove troverete alcune malghe aperte solo alcune domeniche. La quota massima è 1624 metri e coincide con la chiesetta da cui avrete un bellissimo panorama sulla valle del Natisone.

Forni di Sopra – Parco Nazionale Dolomiti Friulane: un posto da scoprire! Sono stato nel mese di Maggio e ancora c’era davvero tanta neve, tanto che erano necessari i ramponi in alcuni tratti (puoi vedere sul mio profilo Instagram giacomodc traveler, le storie in evidenza sul Friuli). Ho percorso due camminate molto belle e non particolarmente impegnative:

  • camminata al rifugio Giaf: ho notato che spesso questi rifugi sono chiusi, per cui sinceratevi su internet che siano aperti se siete interessati a fermarvi per mangiare o pernottare. Il punto di inizio non è semplice da trovare, su internet infatti ho trovato piste fuorvianti (leggerete più sotto). Alla fine del paesino Forni di Sopra, dirigendosi verso Nuoitas, poco prima di arrivare all hotel ristorante omonimo (dove si mangia un frico e una polenta eccezionale!), sulla sinistra prima di un ponte, trovate una piccola via con un piccolo cartello con scritto Rifugio Giaf, voltate ed arrivate fino al parcheggino col cartello di inizio sentiero, anche qui vicino ad un ponticello. Se proprio non trovate la stradina chiedete indicazioni a qualcuno. Una volta arrivati vi consiglio di lasciare la macchina (volendo magari con un fuoristrada potete salire molto vicino al rifugio) e vi troverete ad un bivio: a destra l’indicazione per il rifugio porta a un sentiero molto “selvaggio” ma più veloce, io non l’ho percorso perchè c’erano numerosi alberi caduti ed era abbastanza impervio oltre a scomparire ad un certo punto (evidentemente c’era appena stato maltempo), se invece continuate la strada verso sinistra inizierete un percorso più lungo ma più “sicuro”. Una prima parte della strada presenta dei ciottoli poi inizia la vera camminata in parte nel bosco in parte fuori, con ampie vedute sulle montagne circostanti. Davvero molto bello! Nonostante fosse Maggio, come dicevo, in alcuni punti era presente ancora neve, consiglio di indossare i ramponi per essere più tranquilli lungo il percorso. Qui sotto la foto del rifugio, io ho impiegato circa 2 orette per raggiungerlo. Dislivello impegnativo ma molto fattibile.
Arrivo al Rifugio Giaf
  • La seconda camminata che vi propongo è quella verso il rifugio Pacherini. Come dicevo sopra, ho imboccato questo sentiero per sbaglio, in quanto sulle guide trovate su internet avevo letto che la camminata per il rifugio Giaf partiva dal centro sportivo di Forni di Sopra. Così ho impostato sul navigatore, e sono arrivato al paesino e ad un parcheggio al centro sportivo. Da lì ho preso il sentiero attorniato dall’erba ben curata e proseguito. Qui sotto la vista di inizio percorso.

Sono arrivato ad un cartello dove indicava il rifugio Pacherini ed ho proseguito, il Giaf è da tutt’altra parte, ma ormai ero lì e sono salito. Alla fine delle fiera non ho neanche raggiunto il rifugio, il sentiero l’avevo perso (sicuramente a causa dell’abbondante neve) e non vedevo il rifugio. Tuttavia è una bella camminata. Passerete dentro ad un bosco, il dislivello non è esagerato, anche qui in due orette arriverete molto vicino alle vette. Come vedete dalla foto c’era tante neve, e ho dovuto usare i ramponi nell’ultimo tratto. Questa camminata mi è piaciuta perchè non c’era nessuno, e si arriva su una valle circondata dalle Dolomiti Friulane!

Ho quindi fatto due passi al paesino di Forni di Sopra dove mi sono imbattuto in questo alpaca!!

Monte Lussari: la salita al monte santo (in quanto in cima troverete una chiesetta davvero particolare) è in assoluto la mia tappa preferita del Friuli. Sono stato a fine Febbraio, quindi faceva freddino e c’era tanta neve lungo il percorso, ma questo è stato proprio il suo bello! L’esperienza poi diventerà indimenticabile se pernotterete in un rifugio in cima al monte, anzi direi che è d’obbligo! La partenza a piedi inizia dal parcheggio vicino alla funivia dal comune di Camporosso in provincia di Tarvisio, siamo infatti al confine con Austria e Slovenia e quando arriverete in cima avrete una visuale a 360 gradi proprio sui confini (lo vedrete seguendo la vostra geolocalizzazione su Google Maps). Per salire o viceversa per scendere è possibile usare una funivia, io chiaramente consiglio di fare la salita a piedi e magari il ritorno in funivia, questa infatti serve soprattutto agli sciatori per risalire velocemente sul monte. Una volta arrivati al parcheggio seguite l’indicazione per Sentiero del Pellegrino – Malga Lussari, passate un ponticello e iniziate la salita! C’è da dire che la camminata è abbastanza impegnativa, il dislivello è importante (circa 1000 m) perchè partiamo dai 858 metri s.l.m. per arrivare ai circa 1790 m di altezza, in più dovrete portare sulle spalle uno zaino con quello che vi serve per dormire la notte. Non c’è bisogno di avere una preparazione fisica importante, se siete abbastanza in forma in 2 ore 30 arrivate, altrimenti facendo qualche tappa potete impiegare anche 4 ore (dipende anche se c’è neve o meno).

Parte del percorso innevato

La salita sarà impegnativa ma se c’è la neve lo spettacolo è assicurato. Parte del percorso è dentro al bosco, ampie parti sono invece solcate dal sentiero con ai lati meravigliosi scorci e panorami indimenticabili.

Troverete le stazioni della Via Crucis, in quanto come dicevo prima è un percorso di processione per arrivare al santuario, viene infatti definito anche “cammino celeste”.

Io ho fatto questa camminata nel Febbraio del 2021 quindi durante la pandemia, chiaramente quando ci si poteva spostare, e le piste da scii erano chiuse. Nel tratto finale ho quindi percorso a piedi proprio la pista da sci, anche perchè il percorso era bello pieno di neve quindi un pò più difficile da traversare. Chiaramente più salirete più vi serviranno i ramponi perchè la neve diventa ghiaccio e anche per rendere più sicura e veloce la camminata (sempre sul mio Instagram giacomodc-traveler potete trovare alcuni video nelle storie in evidenza sul FVG).

Malga

Arriviamo quindi alla malga, che vista la quantità di neve era chiaramente chiusa, ed ammiriamo il paesaggio: catene montuose che coprono tutta la vallata (il sole era coperto): che scenario pazzesco! Continuiamo a salire, sfruttando la pista da sci o percorrendo il sentiero. Dai forza, siamo quasi arrivati!

Questa è la vista quando siamo a pochi metri dal traguardo. Alla vostra sinistra vi troverete il Jof del Montasio e altre cime belle alte! Intravediamo il paesino che è davvero caratteristico in quanto ci sono 2/3 ristoranti e alcuni permettono anche di pernottare, i costi sono davvero bassi! Ho speso 60 euro per cena, colazione e pernottamento! In particolare sono stato al Rifugio Alpino Monte Lussari. Dormire in un rifugio è un’esperienza davvero unica, vi consiglio di uscire la sera e ammirare il paesaggio attorno tutto buio, alzate gli occhi al cielo a guardate le stelle!! Se poi siete coraggiosi potete anche addentrarvi leggermente nel bosco…. brividi! Il silenzio e l’atmosfera quasi spettrale sono proprio un’esperienza.

Cima del Monte Lussari

Se poi siete fortunati, quando vi sveglierete la mattina vi ritroverete immersi in una nuvola! All’inizio può spaventare un pò, ma poi vi piacerà ve lo assicuro. Devo dire che sono stato molto fortunato perchè pur essendo Febbraio ho trovato un bellissimo sole ed un cielo terso, anche la mattina (nuvola a parte) era una bellissima giornata, ho preso la funivia e sono andata a valle a divertirmi col bob.

La mattina seguente dentro la nuvola

Tra tutti i viaggi fatti in vita mia, questa salita al Monte Lussari in uno scenario immerso nelle neve con la notte al rifugio e il risveglio coperto dalle nuvole, è stata sicuramente un’esperienza che non dimenticherò. Mi è piaciuto davvero tanto ed è super consigliato, la fatica per arrivare in cima verrà ripagata!!!

Tempo di visita: le tappe sono tutte molto veloci, e potete vederne anche 2/3 in una giornata perchè sulla stessa strada. Prendetevi 4/5 giorni per visitare questa regione perchè merita davvero.