Le Dolomiti sono patrimonio mondiale dell’UNESCO per la loro bellezza ed unicità. Si tratta di una barriera corallina preistorica perchè circa 250 milioni di anni fa erano coperte dal mare! Vi proporrò due itinerari, uno in Veneto e uno in Trentino Alto-Adige.

  1. CAMMINATA ALLE TRE CIME

Il nostro primo viaggio inizia dal lago di Misurina.
Ci troviamo in Veneto, non lontano da Auronzo di Cadore e Cortina d’Ampezzo. Il lago si trova in una vallata circondata dalle Dolomiti, ed è già possibile intravedere la maestosità delle Tre Cime di Lavaredo. Ci sono 2/3 hotel dove pernottare, qualche ristorante e negozi di souvenir. È possibile fare un giretto in barca o in pedalò sul lago ma soprattutto fate una bella passeggiata attorno al lungolago! Godetevi qualche minuto di pausa dal viaggio e poi prendete la macchina o se volete una navetta (esiste un servizio abbastanza frequente di navette a pagamento) per arrivare al rifugio Lavaredo.

Lago di Misurina

Se siete in macchina basta impostare sul navigatore “Rifugio Lavaredo” o seguire le indicazioni per le tre cime. Attenzione perché l’entrata è a pagamento e il costo varia in base al mezzo con cui raggiungete le cime, ovvero moto, macchina, camper… Io sono stato in macchina e ho pagato 30 euro l’ingresso. Consiglio quindi di non salire per stare solo 2 orette, ma prendervi almeno mezza giornata, da passare anche tranquilli in un rifugio.

Saliamo in cima e arriviamo al rifugio Lavaredo, da qui inizia la camminata detta “anello”, perché fa il giro a 360° delle cime. Il dislivello non è esagerato, attrezzatevi con vestiti e scarpe da montagna, qualche scorta di cibo e acqua e cominciate la camminata! Lungo la via passerete da altri tre rifugi, quindi avrete tempo di riposarvi o bere qualcosa. Il parco è simile a quelli americani, ovvero siete indirizzati da sentieri a seguire una strada precisa, tuttavia potete spaziare dove volete, ovvero potete anche non seguire i sentieri ma accorciare o allungare la vostra camminata, passando attraverso altre vie. Vi troverete in una valle con vista a 360° sul parco delle Dolomiti, non avrete difficoltà a ritrovare i sentieri. Io ho voluto accorciare la camminata, non sono arrivato al rifugio Locatelli (il terzo dei quattro) ma ho tagliato dalla valle passando sui sassi e campi fino ad arrivare al laghetto che si trova a valle vicino all’ultimo rifugio.

Da qui ho aspettato le 21 di sera (siamo a Luglio) per ammirare lo spettacolo delle Tre Cime, ovvero il tramonto che colora di rosa, rosso, arancione e marrone questa particolare pietra di nome Dolomia. Aspettate fino alla fine del tramonto per vedere il sole illuminare le cime e poi calare. Torniamo al parcheggio proseguendo per il sentiero che si inerpica sul crinale delle montagne: se avrete la fortuna di avere la luna davanti e il crepuscolo illuminare le montagne, lo spettacolo è assicurato. Varrebbe la pena riuscire a dormire in camper o in qualche rifugio per vedere lo spettacolo delle stelle durante la notte. Io sono dovuto tornare a valle ma mi hanno confermato che la notte stellata è davvero mozzafiato.

L’anello delle tre cime di Lavaredo è una tappa consigliata per gli amanti della montagna e non, si tratta infatti di un percorso impegnativo ma non da esperti, è possibile farlo anche con bambini, non è pericoloso, basta organizzarsi bene con i tempi.

Un’altra tappa da non perdere, sempre a partenza dal lago di Misurina, è il lago di Sorapis. È un lago accessibile solo a piedi, l’inizio del cammino è a 10 minuti di macchina da Misurina. Impostate sul navigatore Passo Tre Croci, parcheggiate la macchina e addentratevi nel bosco che vi porterà al rifugio Vandelli. La camminata è impegnativa, eviterei di portare bambini perché ci sono alcuni tratti un po’ pericolosi (attraverserete un piccolo ghiacciaio e passerete su sentieri stretti e scivolosi aggrappandovi a delle funi) ma lo spettacolo ne vale la pena! Passerete su un sentiero che attraversa boschi e aree con una vista meravigliosa sul complesso delle Dolomiti!

La camminata è di 4 ore circa camminando con calma, evitate le ore più calde, e prestate attenzione ai passi più pericolosi. Ma una volta arrivati in cima avrete davanti agli occhi un lago di un colore turchese davvero incredibile! Sul lago si specchieranno le montagne e resterete abbagliati dai suoi colori. Immergete i piedi nelle acque fresche e poi salite al rifugio Vandelli per mangiare o bere qualcosa con vista sulle Dolomiti, vi troverete su una terrazza naturale! Davvero imperdibile.

Tempo di visita: per vedere questi posti occorrono due giorni (una notte), ma se volete prendervi più tempo e vedere anche altri luoghi consiglio di passare 3/4 notti d’estate, quando la temperatura non è di certo quella delle città!

2. CAMMINATA AL RIFUGIO TIRES

La seconda camminata che vi propongo è un pò più impegnativa della prima. In realtà si possono percorrere vari percorsi per arrivare in cima al rifugio, noi abbiamo effettuato quello più lungo dove il dislivello è di circa 1300 metri per 15 km circa per 5 ore piene di cammino. Tutta la fatica ne varrà la pena perchè pernotteremo presso un rifugio a 2440 metri!

In rosso il percorso di andata e in blu il ritorno

La tappa di partenza è Campitello di Fassa, qui lasciate la macchina e dirigetevi al piccolo parcheggio per prendere la navetta Val Duron (seguite i cartelli). Al costo di 10 euro vi porteranno all’inizio della Val Duron, al rifugio Micheluzzi. In questo modo eviterete parte del percorso in ripida salita. Da qui cominciate la camminata immersi nella meravigliosa valle in direzione Rifugio Alpe di Tires.

Val Duron

Arriverete ad un bivio, seguendo dritto continuerete lungo la valle fino al rifugio, se vi staccate dal sentiero e salite a sinistra percorrete il percorso più lungo in direzione Rifugio Antermoia. Percorrete delle ripide salite e arrivate seguendo il sentiero al rifugio (la fatica comincia a sentirsi!). Qui potete mangiare qualcosa per poi ripartire. Costeggiate il lago omonimo e salite ancora in cima alla vetta massima: 2770 m al Pas de Antermoia. Ora proseguiamo verso il rifugio Passo Principe ammirando il panorama mozzafiato che avrete davanti. Da qui ci sono due opzioni, la più semplice è quella di percorrere un sentiero che costeggia la montagna sempre in direzione rifugio Tires, la seconda opzione è la più complessa ed è quella che ho fatto io ma è davvero tosta, in quanto prevede di scendere dal monte, arrivare al bivio con Rifugio Bergamo e risalire la montagna seguendo per rifugio Tires. La rapidità della salita è davvero notevole.

Tutta la fatica però sarà ripagata dalla vista che vi si prospetta davanti e la vicinanza della meta. Seguendo il sentiero arriverete su di un colle che sovrasta la valle dove si trova il rifugio. Siete arrivati! Dovete solo scendere aiutati dalla corda attaccata la montagna.

Pernottate al bellissimo rifugio, chiaramente prenotate prima di arrivare. La mattina seguente potete tornare a Campitello seguendo il sentiero in discesa che vi farà attraversare la Val Duron, e ritornerete al bivio iniziale, fino al rifugio Micheluzzi. La camminata è lunga ma molto bella, impiegherete circa 4 ore, ma senza fare fatica e fermandovi ad ammirare i pascoli di pecore e capre e vedere le tante marmotte!

Sulla mia pagina Instagram potete dare un occhiata alla “Storia in Evidenza Dolomiti”, in quanto capisco che non sia semplice seguire e capire l’andamento di un percorso di montagna, i video potrebbero aiutarvi meglio a prendere le strade giuste.

La Val Duron

Guardate qui sotto i video!